Il rispetto dell’ampiezza biologica è un pre-requisito indispensabile. La connessione tra l’impianto Vertical Neck e il moncone è localizzata oltre 2 mm dalla cresta. In accordo con evidenze scientifiche questa strategica posizione spaziale del microgap permette un minor riassorbimento dell’osso crestale se comparato ad altri sistemi ove lo stesso microgap sia localizzato in prossimità dell’osso.
Torna suL’esagono esterno è una delle connessioni più utilizzate e ha il vantaggio di essere stato standardizzato da molte aziende rendendo la componentistica compatibile. Una caratteristica tecnica peculiare dell’esagono esterno è di prestarsi a un facile rilevamento dell’impronta in presenza di un importante disparallelismo tra gli impianti. Inoltre, è particolarmente indicato nella realizzazione dei manufatti protesici mediante procedure CAD/CAM. Tale connessione si trova spesso in posizione iuxtagengivale e viene bypassata dall’effetto ferula che la protesi esercita sul preabutment. Si consiglia di posizionare l’impianto con uno dei lati dell’esagono in posizione vestibolare.
Torna suPer la prima volta al mondo il margine protesico della corona può essere localizzato sul moncone o sul preabutment dell’impianto, in funzione delle esigenze estetiche. Questa caratteristica permette di:
Attestato di brevetto n. 0001408240 del 21.06.2014
Torna suI microsolchi a superficie ruvida, se comparati a impianti con collo liscio offrono migliori condizioni per l’osteointegrazione e, sotto carico funzionale sono più efficaci nel mantenimento dell’osso marginale (MBL).
Le spire piatte/squadrate, come quelle del Vertical Neck, consentono maggiore BIC (Bone Implant Contact). Quando le spire sono ravvicinate, come nel caso dell’impianto Vertical Neck, si verifica minor stress sull’osso e migliore osteointegrazione.
Torna suLa superficie Sandblasted, Large-Grit, Acid-Etched è ottenuta con un processo di sabbiatura a grana grossa seguito da doppia acidificazione. La caratteristica microtopografia ottenuta da questo trattamento è alla base delle superfici implantari di moderna concezione. Essa presenta una rugosità a lungo raggio dovuta alla sabbiatura su cui si inserisce la microrugosità indotta dall’azione degli acidi, che genera asperità separate da distanze dell’ordine del micrometro, caratteristica che le rende estremamente efficienti nell’attivazione piastrinica e nella ritenzione del coagulo nel sito implantare. La struttura capillare di questa superficie agisce come una vera spugna, che trattiene i fattori di crescita e garantisce un veloce e favorevole decorso del processo di guarigione ossea.
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